Le cronache recenti sono piene di news relative ad attacchi subiti da imprese tramite lnternet. Piccole, medie ma anche grandi imprese sono costantemente a rischio. I big hanno inevitabilmente maggiori disponibilità e di conseguenza sistemi di difesa maggiormente efficaci, ragion per cui i problemi più grossi possono sorgere per le PMI. Tra i tipi di attacco online che hanno come vittime piccole e medie imprese ci sono i ransomware, un tipo di malware che ha avuto un vero e proprio boom nel 2016 e che anche nel 2017 si sono confermati come una minaccia assai fastidiosa.
Secondo gli addetti ai lavori, fino a quando gli hacker non troveranno un sistema di attacco online ancora più efficace, i ransomware saranno ancora per tanto tempo la tipologia più adottata. Tramite questi codici malevoli, i pirati informatici riescono a prendere possesso di uno o molteplici dispositivo, chiedendone un riscatto per lo sblocco. È evidente, che nel caso in cui una cosa del genera accade ad un dispositivo aziendale, sia esso un computer o un dispositivo portatile, il danno è un ingente. Per le piccole imprese, maggiormente, sommare la cifra richiesta per il riscatto alla perdita per il blocco o il rallentamento della produzione, può rappresentare un disastro. È per questo motivo, dunque, che bisogna adottare delle precauzioni: ecco i tre consigli che tutti dovrebbero seguire.
1.Protezione email e formazione del personale
Le ultime ricerche sostengono che il 70% degli attacchi tramite ransomware colpisce attraverso la posta elettronica. Questo significa innanzitutto che l’account o gli account aziendali devono essere protetti, ma al contempo è importante istruire il personale a diffidare da determinati tipi di messaggi di posta. Alcuni tipi di email sono specchietti per le allodole molto ben camuffati, e se chi deve leggere la posta conosce meglio questo tipo di attacchi sarà meno incline a cascarci. I criminali informatici, infatti, approfittano proprio della bassa alfabetizzazione elettronica di chi riceve determinate email: basta aprire un link ingenuamente e il dispositivo è compromesso.
2.Backup e servizi Cloud
Per evitare di dipendere troppo da un solo dispositivo, è fondamentale che l’azienda metta costantemente al sicuro i propri dati tramite backup. È buona norma avere tre copie dei dati possibilmente in almeno due dispositivi differenti. Inoltre, non è sufficiente proteggere solo alcuni dispositivi, ad esempio quelli più utilizzati nel corso delle attività quotidiane, ma anche quelli secondari. Dai computer, ai tablet passando anche per gli smartphone, le minacce online vengono veicolate sempre più spesso da dispositivi mobili.
3.Software sempre aggiornati